Distretto Turistico della Venezia Orientale e marketing territoriale

Arte e Cultura

Il Marketing territoriale deve infatti cogliere la ricchezza che deriva dalla frammentarietà e diversificazione che caratterizzano un po’ tutto il Paese Italia

Distretto Turistico della Venezia Orientale e marketing territoriale

 

 

Gli sviluppi della tecnologia digitale hanno rivoluzionato in pochi anni gli strumenti e i modi della comunicazione.
Siamo entrati ormai nell’era del passaparola digitale che sta modificando le modalità di offerta e valorizzazione di un territorio in un’ottica di attrazione turistica.
Questa riflessione, unita alla consapevolezza che promuovere un territorio non è facile, è alla base dei più avanzati progetti di marketing territoriale.
Il Marketing territoriale deve infatti cogliere la ricchezza che deriva dalla frammentarietà e diversificazione che caratterizzano un po’ tutto il Paese Italia.
Elaborare strumenti efficaci, capaci di evidenziare le risorse tangibili ed intangibili che possono creare l’appeal nazionale e internazionale di un’area geografica, vuol dire analizzare le sue peculiarità, geografiche, storiche, artistiche, paesaggistiche enogastronomiche e saperle tradurre in un racconto con il coinvolgimento degli attori locali.
Questa è la sfida degli imprenditori locali che hanno dato vita al progetto del Distretto Turistico Venezia Orientale: raccontare l’area di confine della Provincia di Venezia, ricercare ogni strumento utile per la costruzione dell’identità del territorio, evidenziare le sue radici e tradurle in emozioni da trasmettere ai potenziali turisti.
Le attrazioni presenti nel territorio del Distretto sono naturali (spiagge, lagune, flora, fauna) storiche (siti archeologici, centri storici, chiese, palazzi) e di intrattenimento (musei, luoghi per mostre d’arte ed eventi musicali, terme ecc.) e produttive (eccellenze vinicole, tradizioni enogastronomiche).
Le più recenti ricerche ed esperienze nella promozione turistica hanno evidenziato l’importanza della componente storico – culturale nel rendere più emozionale ed attraente il racconto del territorio.
Non è allora un caso se il Distretto Turistico Venezia Orientale ha deciso di unire storia e cultura nel suo primo importante progetto di promozione e valorizzazione.
In primo luogo, ha acquisito la disponibilità di uno dei palazzi iconici del territorio, il Palazzo di Portogruaro, che per quattro secoli, dal Cinquecento al Novecento, ha ospitato il Vescovo di Concordia Sagittaria, una della Diocesi più importanti e antiche, con Aquileia, del nord est d’Italia.
Ne ha fatto una raffinata sede espositiva, inaugurata il 31 gennaio 2020 con una grande e prestigiosa mostra:” La collezione Cavallini Sgarbi” selezione di opere raccolte in quarant’anni di ricerca dal famoso critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi, aperta fino al 28 giugno 2020.
Visitare la mostra è un’occasione per vivere l’esperienza di attraversare quattro secoli di arte con il piacere di condividere le ispirazioni che hanno guidato la mano di pittori e scultori nel rappresentare il loro mondo, e di farlo con la possibilità di essere accompagnati in questo emozionante viaggio dalle parole dello stesso Vittorio Sgarbi attraverso le audioguide.
Una settantina di opere tra sacro e profano, con pale d’altare, madonne con bambino, sacre famiglie e altre rappresentazioni bibliche che dialogano con ritratti  di personaggi laici, con prosperose figure femminili e capricciosi paesaggi, accompagnano il visitatore dal Quattrocento al Settecento.

 

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