STORIA

Cenni storici – Bibione – S.Michele al Tagliamento

Cenni storici – Bibione – S.Michele al Tagliamento

I territori di San Michele e Bibione erano già molto conosciuti in epoca romana. I patrizi, amanti dell’ozio e delle terme, costruirono infatti numerosi edifici di villeggiatura per godere dei favori dell’aria di mare e delle sorgenti, come testimoniato dalla letteratura dell’epoca (Virtuvio, Livio, Cassiodoro) e dagli scavi archeologici effettuati (uno su tutti quello della villa di Mutteron dei Frati in Valgrande).
Le prime tracce del toponimo di San Michele si riscontrano in un documento del 1357.
Nel corso della dominazione della Repubblica di Venezia (1420-1797) l’area venne colonizzata dai nobili veneziani e dalle loro famiglie. Nelle frazioni si costituirono “le comuni o ville”, ognuna governata da un podestà dipendente dal capitano che risiedeva a Latisana e che reggeva la comunità.
Terra piuttosto ostile all’antropizzazione, fu per lungo tempo occupata da pescatori e cacciatori. Nel 1866 con l’annessione al Regno d’Italia iniziano le prime opere di bonifica e recupero dei terreni paludosi. Agli inizi del ‘900 viene costituito il Consorzio, che attua gli importanti interventi di disciplina e arginatura delle acque del fiume Tagliamento, che comportano il risanamento di almeno 10.000 ettari di superficie. Assieme alla bonifica avviene anche la colonizzazione di Bibione, dove nel 1956 cominceranno anche i primi progetti per lo sviluppo turistico, la costruzione di edifici a carattere ricettivo e il riordino dell’area balneare. Nel 1960 viene ufficializzato il nome “Bibione” che nel ’61 è già citato nell’annuario del Touring Club.