Chiesa di San Giovanni Battista

L’attuale Chiesa arcipretale, dedicata a San Giovanni Battista, a tre navate e in stile romanico – rinascimentale, risale al XV secolo. Successivamente rimaneggiata e restaurata più volte, presenta l’interno a tre navate, con la centrale sopraelevata rispetto alle laterali da cui è separata da una doppia fila di colonne. Conserva un prezioso ciclo di affreschi nella volta del presbiterio: al centro è raffigurato il Battesimo di Gesù e, ai quattro angoli, gli Evangelistieseguiti in monocromo; all’interno dei quattro pannelli quadrilobati, anche questi eseguiti in monocromo, sono raffigurate le Virtù. Sul libro sorretto dall’Evangelista Matteo la firma dell’artista, Domenico Tiepolo e la data: 1758.

Giandomenico Tiepolo (1727-1804) fu allievo e collaboratore del “grande” padre, Giambattista, con cui lavorò per la decorazione della Residenza Vescovile di Wurzburg (Baviera), per gli affreschi del Palazzo Reale in Spagna e per quelli di Villa Pisani a Stra. Una volta affermata la propria identità ed originalità artistica, decora Villa Valmarana ai Nani alle porte della città di Vicenza (1757) e poi opera ad Udine e a Zianigo, nella villa di famiglia, continuando ad affrescare chiese e palazzi a Venezia e nel Veneto.

Molto probabilmente gli affreschi della Chiesa Arcipretale di Meolo sono stati eseguiti appena un anno dopo il suo impegno a Vicenza ma, quasi certamente, essi furono pensati prima, forse già in Germania, quando Giandomenico sente il bisogno di staccarsi dallo stile del padre per sviluppare una propria maniera di dipingere.

Non si hanno precise informazioni sulla loro commissione, ma è da supporre che l’incarico gli sia stato affidato dai Padri Agostiniani del Convento di San Cristoforo della Pace di Venezia che in quegli anni governavano la Pieve di San Giovanni Battista e la Comunità cristiana di Meolo.